(22 agosto 2012) di Giampiero Sestini
Ho letto su La Repubblica dello scorso mese che Cicchitto si è arrabbiato con Casini accusandolo di “consegnare il paese alla Sinistra”. Se ben ricordo, Fabrizio Cicchitto è quello che, quando era membro del PSI, nella corrente di sinistra dei lombardiani, era favorevole all’alternativa di sinistra con l’allora PCI, lo stesso Cicchitto che è stato deputato del PSI per due legislature e capogruppo socialista al Senato nel 1994, lo stesso che si era iscritto alla loggia massonica P2, lo stesso che è stato commissario del PSI in Puglia, lo stesso che ha fondato nel 1994 a Roma insieme ad Enrico Manca il Partito Socialista Riformista (PSR) salvo poi aderire al Partito Socialista – Socialdemocrazia di Gianni De Michelis. Ho verificato su internet, e si tratta proprio di lui. Tutti possono cambiare idea, ma quando per oltre 20 anni un politico ha chiesto ed ottenuto il voto degli elettori in quanto socialista e fautore della alleanza col PCI, con quale coerenza e con quale sfacciataggine si scaglia oggi, che il PCI è scomparso, contro Casini perchè “consegna il Paese alla sinistra”? Il clima di “antipolitica” che investe oggi il nostro Paese nasce anche da questi comportamenti, un clima che sarebbe più esatto definire “antipolitici”.
di Giampietro Sestini