di Marco Bombagi
Un registratore acceso che conserva le parole disperate di una donna fragile, prigioniera del proprio mito e della propria storia personale difficile. Sola e perduta in se stessa, nonostante fosse venerata dal mondo intero.
Marilyn – Her words è un monologo teatrale scritto, diretto ed interpretato da Loredana Cannata, che fa rivivere la diva scomparsa nel 1962, Marilyn Monroe, dal 27 ottobre al 1 novembre al teatro Cometa Off di Testaccio.
Lo spettacolo racconta una delle ultime sere in vita dell’attrice, nell’estate del 1962 in cui, “alle sofferenze di una vita”, si legge nel comunicato stampa dell’evento, “si aggiunsero il tormentato rapporto con il senatore Robert Kennedy e il licenziamento dal suo ultimo e incompiuto film, Something’s got to give“.
Per realizzare il monologo è stato usato “solo ciò che Marilyn disse e scrisse di se stessa: interviste, lettere, poesie e stralci della sua incompiuta autobiografia, parole che rivelano la sua anima fragile e sensibile e aneddoti poco conosciuti della sua breve, tragica e straordinaria vita”.
“Nella sua camera da letto”, conclude il comunicato, “sola col suo telefono, i barbiturici e lo champagne, Marilyn riflette su stessa, sulla sua vita, si racconta, si arrabbia, ride, piange, e lo fa rivolgendosi al suo psichiatra, il Dr. Greenson, per il quale incide questa sorta di seduta al registratore come parte integrante della sua terapia, come realmente faceva”.