Luigi Tenco e le sue donne
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Luigi Tenco e le sue donne

di Beppe Di Maggio

Il rapporto tra Luigi Tenco e le donne è stato sempre difficile da inquadrare secondo i canoni borghesi degli anni sessanta Bisogna però tornare al rapporto, quasi simbiotico, con sua madre per capire molti aspetti del cantante:Luigi scoprì in modo traumatico ed in  tenera età di non essere figlio dell’uomo che gli aveva dato il suo cognome, ma di una fugace relazione della madre con un uomo più giovane che Tenco riuscì ad incontrare da adulto senza che quest’uomo diventasse una figura di riferimento per lui. Così Tenco trovò solo nella madre quell’ancora di salvezza alla sua disperazione, tema che emerge dalla canzone “ Vedrai vedrai” dedicata a sua madre,  con un testo nel quale l’amore filiale traspare in modo assoluto senza seguire schemi stereotipati .  Con le donne Tenco cercava molto spesso incontri o relazioni occasionali, come quello con Stefania Sandrelli allora compagna di  un suo  grande amico, Gino Paoli, che scoperto il tradimento quasi per un tragico gioco del destino cercò di togliersi la vita, non riuscendoci per fortuna ;ma di fatto la sua amicizia con Tenco finì.

In realtà per Luigi ci fu sempre una ricerca spasmodica sia dell’ Amore che dell’ Amicizia: nella canzone “Mi sono innamorato di te” l’ innamoramento non era più visto  come qualcosa d’irrazionale ed impulsivo, ma come un freddo calcolo razionale, per colmare la vacuità della propria esistenza. Fu questo calcolo, inconsciamente suo ma soprattutto dei suoi manager, a portarlo tra le braccia della cantante francese Dalida: una relazione conflittuale tra due caratteri complicati spesso in contrasto tra di loro, ma insieme in quel maledetto Sanremo del’ 67 ad uso e consumo dei fotografi e del gossip. Eppure in questo melodramma che sarebbe diventato tragedia con la morte del cantautore, nella sua mente non c’era che una donna: la misteriosa Valeria, della quale si sa pochissimo, tuttavia fu l’unico vero amore nella vita di Tenco,almeno da quello che raccontò anni dopo il fratello del cantante. Questo traspare dalle tre lettere scritte da Luigi a Valeria (pubblicate solo nel ’92),nelle quali emerge la sua figura di spirito libero che avrebbe desiderato ricominciare da zero, rinunciando al rapporto con la madre e con i fratelli e finanche alla sua musica pur di essere sereno anche lontano dall’Italia, con Valeria l’unica donna veramente amata.

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