Talmente facile da possedere che ognuno si crea la propria, talmente inafferrabile e criptica che nessuno la conosce. Così è se vi pare, capolavoro di Luigi Pirandello, inaugura la rassegna che celebra i 150 anni dalla nascita del grande autore. Giunta alla sua XXI edizione, Pirandelliana presenta le opere dell’artista premio Nobel per la letteratura nel 1934 in una delle più importanti iniziative dell’Estate Romana dal 6 luglio al 6 agosto.
L’uomo si illude di poter leggere la realtà solo affidandosi al proprio intuito e alle proprie sensazioni, come se queste costituissero un criterio di giudizio oggettivo, assoluto. Un’illusione, appunto. Dal 6 luglio al 6 agosto torna Pirandelliana, la rassegna giunta alla XXI edizione dedicata ad uno dei maestri del teatro italiano nel 150° anno dalla nascita.
Nell’impareggiabile bellezza dell’Aventino, tra il verde e la storia del giardino antistante la Basilica dei Santi Bonifacio ed Alessio, Così è se vi pare rivive grazie al talento de La Bottega delle maschere, compagnia teatrale anima dell’iniziativa. Una citazione speciale per Marcello Amici, la cui bravura si esprime nella doppia veste di regista e attore. Durante il mese di Pirandelliana 2017 saranno due, tuttavia, gli spettacoli portati sul palco. Oltre Così è se vi pare infatti, verrà portato di fronte al pubblico anche Pensaci, Giacomino!.
La ricerca della verità rappresenta il concetto centrale in Così è se vi pare. Una lotta tanto affannosa quanto inutile data l’impossibilità di districarsi nel dedalo insondabile dei punti di vista, dell’inganno di sé prima ancora che altrui. Il nostro sguardo sulla vita diviene così una lente che si adatta solo ai nostri occhi, mentre gli altri attorno a noi continueranno ad applicare alla realtà chiavi di lettura egualmente personali e soggettive. I risultati delle varie ricerche, quindi, non potranno mai combaciare.
Tutti dicono il vero perciò, sia la signora Frola sia suo genero, il signor Ponza. Per il semplice fatto che ognuno interpreta come vero ciò che è tale per sé, per il proprio modo di percepire la realtà e le cose della vita. Per me, io sono colei che mi si crede, dice di fronte ai provinciali pettegoli del paese la povera moglie del Signor Ponza, non si sa se di prime o seconde nozze, chiamata per dirimere la controversia su chi abbia ragione tra suo marito e sua madre, o forse la madre della prima moglie defunta.
I dubbi di tutti rimangono tali perché non esiste verità, o forse ne esistono molteplici. Tutte egualmente e soggettivamente reali.