Marco Ferrari è un artista che dimostra attraverso le sue tele di saper arrivare alla gente senza snobismi artistici o esercizi di stile autoreferenziali. I volti da lui rappresentati sono realistici, dai tratti puliti, sono immagini fortemente espressive e si rivolgono a chi guarda. La particolarità dell’ artista è proprio questa: far sentire protagonista chi si trova dall’altra parte della tela, farlo diventare il bersaglio di sentimenti forti, quasi violenti, che dai tratti dei volti colpiscono i nostri occhi. E così sembra che il volto di Anna Magnani rida con chi guarda, se non di chi guarda; oppure che Sofia Loren, scomparendo tra le braccia di Totò, ci conceda una presuntuosa bellezza, così come un bambino ci lanci dagli occhi una tristezza che non riesce più a contenere. In apparenza ad essere rappresentati sono volti umani, ma bastano pochi secondi per far sbiadire l’immagine fisica e trovarsi in una dinamica di penetrazioni emotive: dal quadro a noi per tornare al quadro che più intensamente riempie il visitatore.
La sensazione che si ha guardando le opere di Ferrari è quella di fare una piacevole abbuffata di emozioni: di assaggiarle, gustarle e di non riuscire a staccarsi da quella presente.
Il 28 maggio a Roma presso il Circolo La Traccia in via Tor de Schiavi 222 alle 19,30, sarà l’occasione per farsi colpire dagli sguardi in mostra!