OBAMA SIMBOLO DELLA RISCOSSA DEI DEBOLI
(6.11.08) Poco importa che diversamente da quanto abbiamo scritto nel nostro editoriale di ieri Obama non sia il discendente “fisico” degli afroamericani schiavizzati, è il loro erede morale e la loro rivincita politica, come ha detto espressamente nel bellissimo, commovente discorso – “Se c'è qualcuno lì fuori che ancora dubita che l'America sia un posto dove tutto è possibile” – pronunciato a Chicago dopo la vittoria. Ma Obama è anche il simbolo della riscossa di tutti i deboli del mondo, ed è per questo che la sua elezione ha dato fastidio ai fascisti di ogni risma. Che nella grande maggioranza, tranne qualcuno, sono stati zitti. O hanno finto contentezza.
(6.11.08) Poco importa che diversamente da quanto abbiamo scritto nel nostro editoriale di ieri Obama non sia il discendente “fisico” degli afroamericani schiavizzati, è il loro erede morale e la loro rivincita politica, come ha detto espressamente nel bellissimo, commovente discorso – “Se c'è qualcuno lì fuori che ancora dubita che l'America sia un posto dove tutto è possibile” – pronunciato a Chicago dopo la vittoria. Ma Obama è anche il simbolo della riscossa di tutti i deboli del mondo, ed è per questo che la sua elezione ha dato fastidio ai fascisti di ogni risma. Che nella grande maggioranza, tranne qualcuno, sono stati zitti. O hanno finto contentezza.