Definitivamente integrate nel nuovo percorso museale le dieci sale espositive nella parte meridionale del piano Nobile. Dopo la mostra Eco e Narciso, prodotta assieme al Maxxi e ospitata da maggio ad ottobre 2018, ora l’ala sud delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica si presenta con un nuovo allestimento permanente per esporre, dal 12 aprile, opere che vanno dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca.
Alcune delle opere esposte dal 12 aprile a palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica,
nelle dieci sale dell’ala sud del piano nobile
Suggestivo e affascinante il profilo rinnovato che caratterizza l’ala sud del piano nobile alle Gallerie Nazionali d’arte Antica di palazzo Barberini a Roma. Dal 12 aprile il celebre museo di Via IV Fontane presenta ai visitatori un nuovo allestimento permanente per le dieci sale poste nella parte meridionale del piano Nobile nello splendido edificio. Uno spazio di 750 metri quadri che fu restituito tre anni fa dal Ministero della Difesa che lo aveva gestito per quasi ottant’anni.
Il pubblico già aveva avuto modo di contemplare la meraviglia di quelle sale da maggio ad ottobre 2018 in occasione della mostra Eco e Narciso, prodotta dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica in collaborazione col Maxxi, museo delle arti del XXI secolo. Un evento che metteva a confronto arte antica e contemporanea con opere provenienti dai due musei coinvolti. Ma ora si cambia di nuovo per celebrare il ritorno definitivo di quella parte del palazzo all’interno del rinnovato percorso museale delle Gallerie.
Saranno 78 i capolavori protagonisti dell’iniziativa, la cui bellezza verrà esaltata da un nuovo contesto allestitivo: dalla nuova illuminazione alla grafica, dagli apparati ai pannelli illustrativi. Il tutto per facilitare il viaggio onirico nell’arte. Sarà possibile riscoprire dipinti recentemente restaurati o non esposti da lungo tempo. Opere che vanno dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca con ritratti, vedute, i pittori del Grand Tour e le opere della collezione Lemme. Donata, questa, da Fabrizio e Fiammetta Lemme nel 1998. Da Giuditta e Oloferne di Francesco Furini alle tele degli Apostoli di Carlo Maratti, fino alle vedute di Van Wittel, solo per citare alcuni dei capolavori.
Il museo di palazzo Barberini ritrova così una parte della propria anima da offrire al pubblico sotto forma di emozioni e avventura culturale. I visitatori potranno infatti non solo godere della vista di opere impareggiabili, ma anche di spazi ricchi di storia in tutta la loro ampiezza, dallo scalone del Bernini a quello del Borromini. E per l’autunno sono previste ulteriori piacevoli sorprese dalle sale dei pittori caravaggeschi.