PER CORTESIA SUBITO UN ALTRO DECRETO, CARO PREMIER
(6.3.2010) Caro Presidente, Lei sa quanto le vogliamo bene, e quindi siamo certo che non si tirerà indietro di fronte a questa sentita preghiera. Abbiamo dimenticato di pagare l'ICI entro i termini, e adesso siamo esposti a una multa che avremo difficoltà a pagare. Che ne direbbe di un decretuccio – una cosina da niente, solo due righe da mettere in calce a qualche leggina in discussione – che con una interpretazione autentica ci consenta di evitare le sanzioni? Non sarebbe democratico, non trova? che di fronte a tanti evasori proprio noi – il simbolo dell'onestà fiscale – siamo condannati a un salasso ingiustificato per il mancato rispetto di una norma di carattere puramente formale. Forse, se ben motivato, non è da escludere che il decreto possa passare il vaglio dei costituzionalisti del Quirinale. Chissà. Intanto però Lei, caro Papi amatissimo, si dia da fare. A proposito, un saluto da Noemi, ci ha detto che non la sente da tanto e si sta intristendo, si sente dimenticata. Le faccia, per favore, una piccola telefonata tanto oramai è maggiorenne, cosa rischia?