Ogni tanto una bella notizia. La vice-presidente, Meri Negrelli, di Libera Uscita ha comunicato che il Consiglio comunale di Prato ha approvato ieri l’istituzione del registro dei testamenti biologici, con 16 voti su 20. La raccoltadelle firme ebbe inizio il 18 novembre 2010, promossa da LiberaUscita, Libertà e Partecipazione, Laicità e Diritti, con la presenza di Mina Welby. La sera successiva l’evento fu trasmesso in TV nella trasmissione di Fazio e Saviano. I tavoli per la raccolta delle firme furono organizzati il 21, 27 e 28 novembre. Le sottoscrizioni alla petizione popolare furono 420.
A distanza di due anni, la nostra cocciutaggine è stata premiata.
Con l’occasione il manifesto per la laicità e i diritti civili (vedi nella stassa data), promosso da alcuni intellettuali laici (tra cui C. Flamigni, E. Lecaldano, C.A.Viano, M.Mori, G.Zagrebelsky) nell’ambito delle ‘Giornate della laicità’ la cui quarta edizione avrà luogo a Reggio Emilia il 19, 20 e 21 aprile 2013.
Sostanzialmente l’appello/manifesto – lanciato da “Iniziativa laica” – si propone l’ambizioso obiettivo di tentare di incidere sull’agenda politica. Per verificare se è possibile superare la tendenza dei laici a un atteggiamento perennemente difensivo, sempre a rimorchio o subendo l’agenda dettata da altri, per assumere, al contrario, un ruolo da protagonisti, di cittadini ‘costituzionali’ orgogliosi dei propri principi e valori, impegnati e determinati a incidere sull’agenda politica del paese.
LiberaUscita condivide l’iniziativa, come ha condiviso tutte le precedenti iniziative laiche (Consulte laiche in molte città, Intesa Laica e Coordinamento Laico Nazionale).
Appunto le passate esperienze ci hanno però convinto che iniziative gestite da singole associazioni o gruppi di esse non sono in grado di bucare la comunicazione in modo tale da poter modificare la politica. Credere di poter incidere noi singole associazioni, sia pure minimamente, il muro di poteri, di interessi, di integralismi che abbiamo di fronte è una pia illusione, crea soltanto delusioni e fa il gioco della Chiesa.
Le associazioni laiche in Italia sono moltissime: basterebbe che ognuna investisse 100 euro e potremmo acquistare pagine intere nei maggiori quotidiani per pubblicare – a firma di tutte – un appello alle tante personalità laiche italiane affinchè costituiscano, loro e non noi, un vero e proprio C.L.N., un movimento – non un partito – che possa incidere, in Italia ove si vincono le elezioni con 25.000 voti di scarto, sui risultati elettorali.
di Giampietro Sestini