Presentato al Tempio di Adriano, alla presenza dei partner istituzionali dell’iniziativa, il percorso di preparazione alla Quadriennale d’arte 2020, in programma dal 1° ottobre al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Giunta alla diciassettesima edizione, la grande rassegna d’arte contemporanea festeggia i 90 anni. Umberto Croppi: “La rassegna deve essere in sintonia con il mutare dei tempi. E deve esserci la fiducia del Sistema Paese”. Luca Bergamo: “Dobbiamo far emergere il contemporaneo. Roma non è solo la città del patrimonio storico”.
Tornare allo spirito originario di una manifestazione che rimane simbolo della cultura italiana nel mondo, “Istituzione degli artisti per gli artisti”. Umberto Croppi, nominato Presidente della Quadriennale di Roma nell’agosto 2019, interviene durante La Quadriennale di Roma: verso il futuro, al Tempio di Adriano di Roma il 12 febbraio. Occasione per presentare il percorso che porterà all’inaugurazione della storica rassegna di arte contemporanea, giunta alla 17° edizione, il 1° Ottobre 2020 al Palazzo delle Esposizioni.
“Un evento che compie 90 anni”, aggiunge Croppi, “che ha visto nascere tutti i grandi artisti italiani del ‘900. Le cui opere venivano poi acquistate dalle Istituzioni pubbliche. Una tradizione che si è persa negli anni ’70 e che deve essere ripresa“. Artisti italiani al centro dell’attenzione, quindi. “Dobbiamo costruire progetti”, aggiunge il presidente della Quadriennale, “che favoriscano la costruzione di una rete di collaborazioni, anche internazionali”. Viene posto l’accento poi sulle sottoscrizioni. In questa edizione della rassegna artistica, infatti, viene lanciata l’idea “Amici della Quadriennale”, per partecipare allo sviluppo dell’iniziativa con contributi economici. Importante novità, evidenziata durante la conferenza stampa, sarà costituita dalla nuova sede della Fondazione presso l’ex Arsenale Clementino a Porta Portese.
Da sottolineare, tra gli altri autorevoli interventi, le parole di Luca Bergamo, Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, sull’importanza dell’arte contemporanea a Roma: “Dobbiamo riuscire a far emergere l’arte contemporanea. Perché Roma non può limitarsi al proprio patrimonio storico. È complicato sfidare il Colosseo e Fontana di Trevi ma la Capitale e il Paese devono lanciare la sfida. Noi non ci percepiamo come realtà contemporanea. Ma lo siamo”.