Fino al 16 dicembre va in scena S.E.X. presso lo splendido Off/Off Theatre di via Giulia, genere thriller che racconta l’amore e i meandri della psiche di due uomini diversi tra loro, scritto e diretto da Salvo Valentino
Sigma, interpretato da Pietro Cucuzza, è un ragazzo che si prostituisce su una chat di incontri per soli uomini; Epsilon, Salvo Valentino, è un ispettore che, dovendo svolgere indagini sulla morte di Dressner, losco personaggio legato al mondo del porno gay, incontra Sigma. E poi c’è X, personaggio misterioso, di cui non si sa molto.
Epsilon si finge interessato ad incontrare Sigma per del sesso, almeno inizialmente si finge, per poi sentirsi sempre più coinvolto dall’oggetto delle sue indagini e legarsi in un crescendo al molto più giovane Sigma. Gli incontri avvengono all’interno di una stanza dove domina un’atmosfera cupa, quell’ambiente che gli stessi protagonisti chiamano scatola e che protegge i personaggi nella loro clandestinità.
La scena è integrata da contributi video che mostrano corpi, perversioni, fantasie e da contributi audio che leggono le chat con tutte le ricerche, i gusti, le preferenze sessuali senza censure, dirette e crude come spesso accade nell’occasione di incontri finalizzati al sesso. Sul nero della scena spicca con forza il rosso delle sedie e del letto.
L’intreccio si snoda su quanto un classico thriller può dare, dall’ispettore inquieto che ha terminato la relazione con la moglie e il figlio che non c’è più, al marchettaro sensuale all’apparenza, ma fragile e con una storia alle spalle che ha voluto segnare con un tatuaggio sul corpo, dal coinvolgimento emotivo che nasce tra il torbido prostituto e l’incerto ispettore al cambiamento di vita di entrambi grazie all’incontro. Il finale assume con maggior forza i connotati di un thriller psicologico.
Lo spettacolo porta avanti il messaggio della libertà di amare, per quanto alla fine si adagi sul già visto e già sentito.
L’idea ha del potenziale, è stuzzicante, morbosa quanto basta, curiosa, ma il clichè l’ ammazza e rischia di deludere le aspettative.