di Marco Bombagi
L’arte che ritorna ai legittimi proprietari, i cittadini. Sabato 19 dicembre a Monte Porzio Catone, comune dei Castelli Romani in Provincia di Roma, si terrà la conferenza stampa dell’iniziativa “Tesori restituiti”, durante la quale verranno presentate le nuove acquisizioni del Museo della Città, frutto di un sequestro effettuato nel territorio da parte della Guardia di Finanza.
Grazie agli accordi intercorsi tra Guardia di Finanza stessa, Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale e Polo Museale, entrano così nella collezione del Museo, fanno sapere le Autorità comunali e l’associazione culturale Manacubba, “due Statue marmoree di togati, una delle quali conservata per intero, della piena età imperiale; frammenti di decorazione architettonica riferibili a una balaustra perimetrale scolpita a transenna di uno o più sepolcri monumentali; tre sarcofagi a cassa liscia; un coperchio di sarcofago a due spioventi imitanti un tetto a tegole e coppi e una iscrizione funeraria in lettere greche”.
Una giornata importante per un territorio ricchissimo di storia, cultura e bellezza che può legittimamente celebrare una vittoria non solo dell’arte ma della legalità.
I reperti acquisti sono stati sottoposti a delicate e complesse procedure di restauro, eseguite dagli esperti del Consorzio Kavaklik che hanno collaborato anche con i Musei Vaticani, prima di essere trasportati in loco.
“L’arrivo di pregevoli opere in marmo consente al nostro Museo un deciso salto di qualità e di visibilità che, ci auguriamo, consentirà alla nostra istituzione museale di crescere ancora, sia agli occhi dei nostri concittadini, che dei turisti, sempre più numerosi”, afferma Emanuele Pucci, Sindaco di Monte Porzio Catone.