Basta poco per tornare a sognare, serve una bambina col vestito celeste, un grande prato e un bianconiglio da inseguire…
The Adventures of Alice, la mostra inaugurata lo scorso 8 dicembre e da visitare fino al 19 marzo presso il Guido Reni District (ex Caserma Guido Reni), regala a tutti uno spettacolo magico con cui immergersi nell’atmosfera incantata di una delle fiabe più belle di tutti i tempi. Lewis Carroll che diede vita nella seconda metà dell’800 ad un romanzo che ha fatto storia, ha saputo cogliere alcuni aspetti della fantasia che ancora incantano tutti. Così anche oggi in un attimo ci si sente Alice o il Cappellaio Matto, si perde qualsivoglia contatto con la realtà e si diventa personaggi di questa celebre avventura.
La mostra realizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dall’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma, utilizza l’innovativa tecnologia video SENSORY4™: attraverso un sistema di proiettori e un ottimo suono sorround, si assiste così allo show di The Adventures of Alice in cui poter osservare le vicende della piccola alle prese con un mondo sconosciuto e attraente, sfogliando nel frattempo un enorme libro digitale con cui poter seguire passo passo l’intero racconto.
Più che una mostra un’esperienza dunque per grandi e piccini. Tra colori, musica ed immagini The Adventures of Alice è un percorso sensoriale con cui insinuarsi nel mondo di Alice, dove poter incontrare lo Stregatto, il Brucaliffo, la Regina di Cuori, farsi trasportare dalla magia dei folli dialoghi e porsi dubbi sul senso di ciò che si ascolta “Prendi più tè”. “Non ne ho ancora preso niente, non posso prenderne di più.” “Vuoi dire non puoi prenderne di meno. È facile prendere più di niente.”
Uno spettacolo ancor più che una semplice mostra, in cui “adulti e bambini avranno la possibilità di godersi con estrema calma il percorso espositivo e diventare le star della favola, interagendo con gli attori, soffermandosi nella wonderland play zone, sbirciando da un enorme buco della serratura, ammirando la retrospettiva per conoscere meglio Lewis Carroll e curiosando nella tana del coniglio tra una meravigliosa sinfonia di luci, suoni e colori” afferma Simone Mazzarelli di Ceo Ninetynine.
Accolta nella splendida cornice del Guido Reni District, esempio fruttuoso di riutilizzo di uno spazio con diversa destinazione, la mostra seguendo l’esempio della già fortunata proposta di Van Gogh Alive, è la dimostrazione di come realizzare un progetto che possa perfettamente mettere in contatto la tecnologia con la tradizione. Un viaggio nella letteratura completamente nuovo, che abbraccia il potere della parola con l’enorme potenza dell’innovazione e della sperimentazione. Il modo forse più giusto per rendere appetibile una mostra anche ai più piccoli, senza mai annoiarli e anzi stimolando continuamente la loro creatività.