Una interessante rilettura del Sogno di una notte di mezza estate che sarà al Teatro Parioli fino al 22 novembre, con l’abile regia di Claudio Di Palma. Un modo efficace per sentire molto vicina questa commedia della tradizione teatrale.
E’ una commedia per tutti quella shakespeariana, portata in scena al Teatro Parioli Peppino De Filippo, anche per i più scettici, per coloro che pensano di poter incontrare davanti ai propri occhi un testo adatto solo ai più sofisticati e agli amanti del drammaturgo inglese. E’, invero, un’occasione per avvicinarsi ad un teatro di alta qualità con splendida leggerezza anche per chi non è solito frequentare.
Dimenticate Oberon, Re degli Elfi e Titania, Regina delle fate, come giovani personaggi dei boschi, tradizionalmente intesi. Ormai sono avanti con gli anni e vivono in un palazzo napoletano. Una coppia che nonostante ciò è resa viva e fresca dalla magnifica presenza e sensibilità artistica di due attori del calibro di Isa Danieli e Lello Arena.
Una coppia che si risveglia e si corica nel proprio letto da molto tempo e scambia pensieri, bisticci e ricordi come da abitudine. La musicalità partenopea del copione diverte con i battibecchi dei due sposi che si sfottono anche per la fisicità ormai mutata dal tempo. Le intangibili immagini oniriche assumono pertanto concretezza, realismo, modernità: Ermia, Lisandro, Demetrio ed Elena diventano delle bellissime marionette (opera di Selvaggia Filippini), che entrano nei sogni di Oberon e Titania e si antropomorfizzano con le loro dinamiche d’amore. Così lo sguardo di Titania, attraverso la finestra della stanza, sembra diventare una malinconica riflessione davanti al golfo di Napoli. Ogni cosa è sogno o persino allucinazioni senili di due poveri vecchi, che l’amore tiene ancora insieme, mano nella mano, a sognare la vita.