Poesia e letteratura narrate nello splendore di un luogo tanto suggestivo quanto distante dai percorsi turistici più noti di Roma. Il teatro posto al centro della Villa che fu del principe Alessandro Torlonia ospita dal 6 all’8 ottobre il festival “Ecco come parla la Verità”, organizzata dall’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo per la Casa Museo di Luigi Pirandello, in occasione dei 150 anni dalla nascita
Un meraviglioso concerto di stili artistici accoglie le lezioni magistrali di insigni docenti sull’impronta culturale lasciata da uno dei più grandi nomi della letteratura italiana a 150 anni dalla nascita. Con il festival “Ecco come parla la Verità”, da venerdì 6 a domenica 8 ottobre al Teatro di Villa Torlonia con il sostegno del Teatro di Roma, l’incantevole parco nel quartiere Nomentano di Roma vive tre serate a cura di Paolo Petroni sul tema centrale nella poetica pirandelliana Verità e Identità.
Lezioni magistrali di personalità come Giorgio Patrizi e Umberto Galimberti, Valerio Magrelli e Remo Bodei, fino a Giancarlo De Cataldo e Gabriele Lavia, caratterizzano un’iniziativa che si inserisce tra le manifestazioni organizzate dall’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo per la Casa Museo di Luigi Pirandello, nell’anniversario dalla nascita del grande autore.
Un percorso di parole e immagini attraverso la cultura che vive nei testi e nel contesto in cui questi vengono letti e analizzati. Concetti come Verità e poesia, identità e coscienza, prendono forma nella mente del pubblico sotto lo sguardo delle sensuali figure danzanti che fluttuano sulle pareti del teatro. Creazioni leggiadre queste, di Costantino Brumidi, grande artista noto più negli Stati Uniti, dove fu chiamato “Michelangelo d’America” per i suoi affreschi nel Capitol di Washington, che in Italia.
Così il tormentato e disgregato Io dei personaggi di Luigi Pirandello, che provano a perdere se stessi per trovare la salvezza dalla battaglia interiore delle molteplici coscienze, è un mosaico in movimento tra le colonne classicheggianti e le decorazioni delle sale, che uniscono elementi moreschi e rinascimentali, gotici e greco romani.
Uno scrigno come il Teatro di Villa Torlonia, con il suo eclettismo dalle sconfinate sfumature, costituisce un perfetto contenitore di tesori, fornendo ulteriore fascino alle iniziative d’interesse culturale che vi trovano dimora, come per le celebrazioni pirandelliane del 6-8 ottobre. Un volano per la bellezza dell’arte che lì, nel luogo fatto progettare all’architetto Quintiliano Raimondi in onore di Teresa Colonna, si sente a casa.