Passati i giorni delle incomprensioni e degli addii amari con Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz si torna a pensare alla vetta del Nanga Parbat lì, di fronte agli occhi, in attesa di essere raggiunta.
“Il 19 ed il 20 gennaio 2015”, comunicano in una nota dall’ufficio stampa di Daniele Nardi, l’alpinista italiano che sta sfidando la cima del gigante himalaiano in inverno, lungo una via nuova e senza aiuti esterni, l’atleta originario di Sezze Romano “da solo tenta lo sperone Mummery”, la via scelta per la salita, “sia per acclimatarsi che per cominciare la scalata. Dopo alcuni giorni passati a trovare il passaggio sul ghiacciaio sottostante arriva a toccare i quasi 6000 metri”.
“Quella mattina quando sono partito da Campo 2”, racconta Nardi nel video postato e trasmesso dall’ufficio stampa, “la curiosità di andare a vedere in che condizioni fosse lo sperone Mummery è stata troppo forte. Pensavo veramente di poter stringere questo mio sogno. Essere lì, da solo, a quasi 6.000 metri è l’apoteosi di quello che è l’alpinismo”.
Con Daniele alle pendici del Nanga Parbat ci sono il videomaker Federico Santini e l’alpinista Roberto Delle Monache.
Marco Bombagi