E’ la Sicilia del 1938 a Lenzavacche, un minuscolo paese dove il tempo sembra essersi fermato per sempre e l’eco del fascismo, nella periferia d’Italia, echeggia solo dalle lettere del maestro Alfredo Mancuso che racconta ad una zia la scuola dell’epoca, rigida e asservita al regime, distante dai sogni dell’infanzia e dalla necessità di coltivare l’immaginazione e il piacere autonomo ... Continua a leggere »